Leopardi, la ginestra e gli occhiali finti.

Rieccoci qui sul fantastico e amatissimo blog del Dottor Basalto.

Oggi, come promesso in apertura, tratterò di un argomento fine e intellettuale, ricercato e profondo.

Partiamo da un assunto: la ginestra è una pianta atroce. A dir poco atroce. Penso che tutti i giardinieri l'abbiano odiata dai tempi in cui i ricchi proprietari trolloni decisero di piantarne a decine nel proprio giardino/parco per rendere la vita dei loro schiavi un inferno. La cosa più odiosa dell ginestra è che fiorisce giallosamente e felicemente per qualche tempo, e poi passa tutto il resto dell'anno mezza morta. Ma ogni giardiniere ha il sacro compito di potare e riportare alla vita ogni pianta del sacro giardino del suo sacro padrone, e così è costretto a tagliare quei maledetti rametti della ginestra che poi cadono per terra a migliaia e bisogna raccoglieri uno a uno perchè si attaccano all'erba sottostante e non riesce a farne un mazzo da tirare su tutto in un colpo. Stupida ginestra.

Una ingannevole ginestra in fiore. Non fatevi trarre in inganno dai finti colori.

Ma, come tutti ben sappiamo reduci da cinque anni di liceo, c'è stato un brutto schifoso marchese del cazzo che le ha dedicato un poema considerato magnifico uberfantastico e supercalifragilistichespiralidoso.
Recenti studi rivelano come Leopardi fosse un uomo molto controcorrente per la sua età: amava lo studio, la vita reclusa e solitaria, e, sopratutto, parlare di ragazze che non gliel'avrebbero mai data. Tutti, notoriamente, argomenti hipster e alternativi (altrimenti cosa se ne parlerebbe a fare in questo blog?). Ecco dunque spiegata la vera natura del componimento del maestro Leopardi: lui era uno che capiva il dolore, la sofferenza, e sentiva in questa pianta disprezzata e odiata una presenza amica.

Pare quindi evidente quanto Leopardi fosse hipster e alternativo. Sicuramente se andava in giro per l'Italia con degli occhiali finti a scattar foto in bianco e nero ad altre foto o a persone dallo sguardo triste e profondo per poi condividerli su Facebook, Twitter e MySpace con i suoi amici altrettanto hipster e alternativi.

Stupida ginestra!

Il Dottor Basalto