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mercoledì 4 luglio 2012

Recensione: Deus Ex - Human Revolution


Steam, pur preparandosi per gli sconti estivi, ogni tanto ti butta lì quelle offertone che dici: "Ma sì dai, per stavolta può anche andare...". Anche perchè oramia sono mesi che non compro un gioco perchè non ne esce mezzo che sia anche solo lontanamente interessante.
Cosa ne verrà fuori da questa follia?
C'è da fare una premessa: io sono abbastanza un fan delle varie ambientazioni coseacaso-punk.
Cyberpunk, biopunk, steampunk, dieselpunk etc. mi hanno sempre incuriosito e appassionato, soprattutto il terzo citato.
In ogni caso, quando parliamo di cyberpunk, ci vengono in mente diversi aspetti caratterizzanti: ad esempio la fusione tra uomo e macchina, che viene ripresa nei vari Deus Ex, ma non solo!
Molto spesso, infatti, il cyberpunk analizza il rapporto stesso tra uomo e macchina, sia tra robot e padroni, sia tra intelligenze artificiali e umane.
E proprio qui sta il bello: vengono presentati personaggi devoti alla causa elettronica che vengono manipolati dai loro stessi "upgrade", troviamo rivolte e genocidi delle intelligenze artificiali sfuggite al controllo, e queste cose qua.

Un, due, tre... Stella!
Al liceo giocai il vecchio Deus Ex, spacciato come capolavoro cyberpunk e tutte ste cose qua.
Di per sè era un bel giochino, te la vascavi per l'universo, parlavi un sacco, sparavi e ammazzavi, saltavi, salivi di livello e ti divertivi. L'unico immane difetto era che non aveva un cazzo di cyberpunk.
Così gli dissi: "Vattenaffareinculo."
Poi con Giochi per il Mio Computer, che mio cugino comprava regolarmente, misero in regalo Deus Ex: Invisible War. E lui, mio cugino, passò tipo un'intera serata a dirmi che era il gioco piùffichissimo del mondo. "Passamelo" gli dissi, e me lo passò.
Quello manco lo finii proprio, glielo riportai e gli dissi: "Vattenaffareinculo."
Insomma, quello che mi deludeva era la scarsa ambientazione in cui si veniva catapultati: la scenografia e i personaggi erano interessanti, come la trama e la libertà di agire lasciata al giovatore ma, di certo, non si trattava di cyberpunk. C'erano sì gli innesti meccanici, ma questi sono presenti anche nello steampunk, se proprio vogliamo essere sinceri. Ma lo steampunk se ne frega delle intelligenze artificiali, affronta altri temi (la rivoluzione industriale, lo sfruttamente dei proletari etc.).
Deus Ex è un buon gioco di ruolo, ma non ho mai capito perchè spacciarlo per cyberpunk solo perchè ci sono gli innesti.
Mancano poteri sovrumani! Telecinesi, superforza, ultrariflessi, megaintelligenza, manipolazione mentale, e tutte queste cose strafighe qui!

È incredibile come si riesca ad atterrare ovunque senza insospettire nessuno.
In Deus Ex c'è a malapena l'invisibilità e un abbozzo di superforza (che ti fa saltare due metri in alto e ti fa sollevare un frigorifero... UAO.)
Allora, dopo ormai diversi anni, mi rivedo Human Revolution a 6 euro. Ma sì dai, ci può stare, magari finalmente l'hanno un po' sistemato sto cyberpunk negli ultimi 10 anni.
Manco morti eh.
Il gioco di per sè non è malaccio, ma andiamo per gradi.
Prima le cose veloci e facili così ce le togliamo subito: grafica e sonoro.
Il motore grafico è pesantissimo ma la resa è buona. Integra un minimo di fisica ma insomma, siamo lontani anni luce dal Source.
Anche il sonoro è buono. L'accompagnamente musicale elettronico si fa apprezzare, mentre il doppiaggio (italiano) ha alti e bassi. La cosa peggiore è la non sincronizzazione tra video e audio nei dialoghi, che ti fa pensare: "In quel cazzo di Mass Effect hanno risolto il problema, vi costava tanto fare lo stesso anche voi, luridi marcioni?".

Tra grandi difficoltà si riesce pure a godere alcuni panorami interessanti.
La trama? Non è male, scritta abbastanza bene, ogni tanto ti chiedi: "Perchè?" ma se non ci pensi troppo te la godi anche. Diciamo, è una trama classica da thriller: succede un casino all'inizio e tu girovaghi per mezzo mondo alla ricerca degli autori del casino, a metà c'è il colpo di scena e riprendi a investigare. Niente di male, eh, sia chiaro, ma non c'è un cazzo di cyberpunk in tutto ciò.
Il level design ha anche lui alti e bassi e, per goderlo appieno, il gioco va affrontato in modo puramente stealth.
Peccato che non sia presente una mappa nell'hud che riporti angoli, muri, scale et similia, obbligandoci a mettere in pausa e consultare la mappa ogni volta che abbiamo un dubbio sulla direzione da prendere.
 
Se venite avanti ancora vi do un pugno!
Alcune abilità (come abbattere i muri, saltare in alto, hackerare i sistemi informatici e l'oratoria) sono imprescindibili per godersi il titolo, altrimenti vi perderete una marea di sottotrame e altre finezze.
I livelli sono ricchi di soluzioni alternative, come scorciatoie, passaggi segreti, condotti dell'aria e altre idee davvero azzeccate che vi aiuteranno molto nell'aggirare i nemici.
Per quanto riguarda i combattimenti, evitateli.
Non si riesce a mirare decentemente. Io pensavo fosse per colpa della sensibilità del mouse, ma anche aumentandola o diminuendola sensibilmente non si riesce fottutamente a mirare. È incredibile.
Le armi hanno, sorprendentemente, un gran rinculo, e i mirini dei fucili da cecchino fanno uno zoom da 0.0005x, tanto che mirare o non mirare non cambierà sostanzialmente niente.

Cheeeeeeeeeese...

Tornando al discorso poteri e abilità, io non vedo niente di cyberpunk.
C'è quella per hackerare, quella per atterrare i nemici di spalle, quella per saltare più in alto, quella per diventare invisibili che dura tipo mezzo quarto di millesimo di secondo e dopo ti avvisa subito "Energia esaurita", quella per vedere attraverso le pareti, quella per scattare più a lungo, e tutte queste solite cosette.
E poi, così a muzzo, mi buttano lì il Typhoon. Una cosa tipo l'arma definitiva: attivandola fa piazza pulita intorno a noi sparando radialmente un salva di proiettili. E la madonna!
Poi ecco, l'intelligenza artificiale. Ma non quella di robot e computer (di cui ho accennato prima) ma dei nostri nemici: alterna momenti di lucidità e vista di falco, ad altri di cecità, sordità e rincoglionimento completi. Non so come facciano.
Il gioco resta comunque godibile, dopo un po' diventa ripetitivo, sia nelle situazioni (dalla metà in poi capitano sono e soltanto imboscate) che negli obiettivi (entra, prendi, scappa), ma il dicreto level design vi porterà spesso a curiosare in giro più che completare la missione primaria, leggendo gli ebook, i palmari, i giornali, entrando a destra e manca, hackerando tutti i possibili dispositivi disponibili e chissà cosa altro.

Yatatatatatatatata
Fa arrabbiare perchè viene spacciato come cyberpunk, ma non lo è. È un cazzo di gioco di ruolo fantasy ambientato nel futuro. Punto.
Non è cyberpunk.
Ho trovato molto più cyberpunk e molto più stimolante (soprattutto per l'ottima IA) E.Y.E. Divine Cybermancy, di cui già vi parlai ai tempi qui.
In E.Y.E. si respira davvero quel senso di oppressione, di rivolta delle macchine proprio del genere cyberpunk.
Anche Hard Reset (ve lo ricordate?), seppur più superficialmente e molto più freneticamente, mostra un ambientazione cyberpunk più credibile.
In definitiva, Deus Ex: Human Revolution è una brava persona, mediocre, che in settimana lavora tutto il santo giorno e il week-end si guarda il campionato di calcio e urla. Ogni tanto ti recita a memoria Dante e Shakespeare, ma non aspettatevi di più.
E col cazzo che mi fanno comprare i DLC.

+ Buona ambientazione futuristica
+ Buon level design
+ Dialoghi interessante
+ Trama piacevole, benchè banale

- Situazioni alla lunga ripetitive
- Grafica pesante
- Poche armi
- Soliti poteri e solite abilità
- Intelligenza artificiale imbarazzante
- Dov'è il cyberpunk?
- Mappa nell'HUD pessima

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